Omertà ideologica e politica |
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Ci stiamo confrontando in queste consultazioni elettorali non con una forza politica, ma con un potere politico radicato nel nostro tessuto sociale ed economico a tal punto da generare nella cittadinanza una sorta di omertà ideologica e politica. Si ha quasi timore di professare la propria fede politica. I più coraggiosi e sono più di quanto mi aspettavo di vedere in piazza in questi giorni, gridano la loro appartenenza al centro destra in modo fiero ed orgoglioso, decoroso e onesto, senza offendere o denigrare, rispettosi dell’altrui fede; i meno coraggiosi sussurrano i loro ideali non vogliono essere sentiti timorosi del potere, timorosi di essere oggetto di abusi ed estorsioni. Si proprio abusi e vere estorsioni abilmente celate, perpretate a danno di cittadini minacciati per ottenere un voto e nei casi più lievi semplicemente plagiati con promesse o elargizioni nascoste, ben camuffate. Ne sto sentendo di tutti i colori e ne sono disgustato. Non so i nomi altrimenti li avrei denunciati, è un passa parola che di bocca in bocca giunge alle nostre orecchie. Mi sono chiesto come mai questi abusi non vengono mai a galla, se arrivano alle nostre orecchie di certo anche le forze dell’ordine ne vengono a conoscenza. Poi mi sono detto: ai nostri tutori dell’ordine forse è stato comandato di prestare orecchio solo alle intercettazioni telefoniche di Silvio. A volte penso, meno male che non mi chiamo Silvio, perché credo che non appena si pronunci quel nome, scatti la registrazione. La mia solidarietà a quanti fanno di nome Silvio. La mia solidarietà a quanti vivono nel “terrore”.
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